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Vestire un mulo: una sfida unica!

Nel cuore di ogni mulo c'è una singolarità, un'essenza tutta sua. Che sia un mix equilibrato di cavallo e asino o una combinazione più complessa, ogni mulo è inimitabile. Ma vestire queste creature ibride è di per sé una sfida.


L'arte di comunicare: La bocca del mulo


I muli hanno un linguaggio proprio ed è essenziale capire la loro sensibilità. Sebbene tirare la bocca di un mulo non porti da nessuna parte, è fondamentale padroneggiare le sfumature delle ennasures e delle imboccature. Le misure variano, ma spesso si preferisce l'hackamore. Per quanto riguarda i morsi, ogni mulo ha le sue preferenze e a volte sono necessarie innumerevoli prove per trovare quello giusto. Tra queste, la combinazione Myler MB36 si distingue per comunicare prima con il naso e poi con la lingua e le barre.


Briglie Snaffle e headstall: tra tradizione e funzionalità







I muli con orecchie grandi richiedono briglie speciali. L'ideale è uno snaffle che si apre all'altezza del padiglione.

Per questo motivo, a causa della larghezza alla base delle orecchie, sono spesso necessarie briglie su misura.










Il Cabestre, una cavezza tradizionale, è sia ornamentale che funzionale. In Spagna, incorpora un

un cavallotto all'interno dell'archetto, che fornisce un mezzo di immobilizzazione se necessario. Alcuni modelli consentono anche di aggiungere una punta. Pezzi eccezionali, come quelli della collezione Claude Garrabé, testimoniano l'arte di questo accessorio.






La targhetta di identificazione sulla parte anteriore della cavezza permetteva di identificare il proprietario.

















Lo spinoso problema dei movimenti intestinali: o su misura o niente!


Trovare la sella giusta per un mulo è un'impresa ardua. Se il mulo ha una schiena da cavallo, le selle standard possono essere adatte. Tuttavia, se la sua morfologia è più complessa, diventa indispensabile la realizzazione su misura.

Qui verrà pubblicato un post speciale su selle e bastoni.


Conclusione: la sottile arte di vestire un mulo


Ogni mulo è una tela bianca, un equino unico con le proprie preferenze e caratteristiche. Vestire un mulo diventa quindi un'arte sottile, che combina tradizione, funzionalità e una profonda comprensione di ogni individuo. Non si tratta solo di briglie e selle, ma di un legame profondo tra uomo e animale, dove rispetto e comprensione reciproci sono le parole chiave. L'arte di vestirlo è in definitiva l'arte di comprendere e rispettare l'eccezionalità di ogni mulo. 🐴✨

Fonte: "L'arte dell'equino ibrido" di Claude Garrabé.

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